sabato 3 marzo 2012

Vino e Vita
























Due nuove creature sono nate al Denavolo nel 2011.
Venite a conoscerle ad Agazzano, da oggi fino a lunedì.

http://www.sorgentedelvinolive.org/

domenica 26 febbraio 2012

Svegliati, è primavera






















…….vedi dunque a quanta incertezza è sottoposta la verità e la rettitudine dei giudizi, anche delle persone idonee circa gli scritti e gli ingegni altrui, tolta pure di mezzo qualunque malignità o favore. La quale incertezza è tale, che l’uomo discorda grandemente da se medesimo nell’estimazione di opere di valore uguale, ed anche di un’opera stessa, in diverse età della vita, in diversi casi, e fino in diverse ore di un giorno.


Giacomo Leopardi. Operette morali.

domenica 11 dicembre 2011

Un nuovo gioiello dalla Val Trebbia

di Andrea Grignaffini
Una piccola giovane azienda vitivinicola si affaccia sul mercato con vini naturali di ottima stoffa. Non poteva essere altrimenti dacché al timone c’è Giulio Armani, celeberrimo enologo della «Stoppa» e da sempre uno dei guru di questo segmento di mercato sempre più importante nel mercato del vino italiano. Siamo sulle colline dell’alta Val Trebbia, in località Travo in provincia di Piacenza, territorio particolarmente vocato alla produzione di vini bianchi. L’azienda Denavolo nasce nel 2005 con l’acquisizione di piccole parcelle di vigne esposte a Sud a un’altitudine di 400/500 m s.l.m. sul Monte Dinavolo, su un terreno con molto calcare sciolto ricco di scheletro. Le vigne impiantate sono tutte quelle a bacca bianca, tipiche di questa zona: malvasia di Candia aromatica, marsanne, ortrugo, trebbiano romagnolo e altre «minori» autoctone dei Colli Piacentini. La lavorazione in cantina prevede, da tradizione enoica di Giulio Armani, in primis una lunghissima macerazione sulle bucce. Anche in questo caso non potrebbe essere diversamente visto che proprio lui ha inventato uno dei bianchi più paradigmatici della nostra penisola: l’Ageno (appunto della Stoppa). Vanno da sé anche la fermentazione spontanea, con l’utilizzo di lieviti propri delle uve, l’assenza di solfiti e filtrazione. Ecco allora la nascita di vini con «impronta zerga» (per dirla alla Veronelli) ma straordinariamente dinamici, istintivi, rustici. Ed eccoci a presentare il Dinavolo 2008, un vino in divenire, dinamico, tannico con un’acidità in bella evidenza, dai profumi iodati, salmastri, freschi di frutti a polpa bianca e con finale terso (D). Semplice, accattivante poi, come si può arguire dal nome, il Dinavolino 2010: minerale, sapido e asciutto (C ).



http://www.gazzettadiparma.it/gusto/dettaglio/2/113773/Un_nuovo_gioiello_dalla_Val_Trebbia_.index.html

giovedì 4 agosto 2011

A Viareggio...

.. bevono parecchio Dinavolino.


http://www.enotecasergio.it/
http://www.trattorialadarsena.it/

venerdì 29 luglio 2011

Ageno e Dinavolo a Divinis, Bologna

Grazie a Sergio Di Bari per la bella foto che evidenzia i colori dei bianchi macerati.

Oggi siamo in compagnia di Alessandro, che è partito un mese fa da Roma con il suo camper alla scoperta di luoghi, persone e vini in tutta Europa. Apriremo con lui vecchie annate di Ageno e Dinavolo.